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Pubblicata il 13/05/2019
Ingentilirei
quel non luogo oscuro
che è il mio cuore
con un mazzo di rose rosse
come quelle che ti regalai
un giorno di sole a Pré de Bar.

Aprirei
poi, una finestra ad arco
con colonnine in pietra
che guardasse, però,
solo verso l’interno
per poterti vedere ancora lì
seduta sui graniti
della Piana di Combal.

Canterei
senza farmi mai sentire,
la nenia che da sempre m’insegue
“que fais tu là bas,
ma jolie bergêre...”
alla luce della luna di Morgex
mentre dalla china
gocciola il lago di Liconi.

Proverei
tutto questo
se tu prendessi vita per me,
ma temo che avrei di ritorno
solo l’eco di queste parole
come succede sull’antico ponte
romano e disumano arco
tra le due rive sconosciute del Lys.
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Un romantico testo, intinto in notevoli immagini Molto apprezzato

il 13/05/2019 alle 12:37

Anche l'eco, molto spesso, può dare emozioni!

il 13/05/2019 alle 15:09

Sei un maestro di virtuosismo poetico.

il 13/05/2019 alle 15:18

Bel testo evocativo, Eriot! Prenderà vita per te!

il 13/05/2019 alle 18:55

Grazie amici!

il 13/05/2019 alle 20:34

La tua poesia la trovo incantevole, anche se ci sono tanti condizionali, ma sono proprio quelli che scavano nella tua anima che cerca......la felicità.Un saluto.

il 13/05/2019 alle 20:52

Grazie Cassiopea, troppo gentile. Sì, devo ammettere che il condizionale ha condizionato la mia vita. Grazie anche a PH. Che dire, forse hai ragione e la tua osservazione mi da spunto per riflettere.

il 13/05/2019 alle 21:05

Li hai volutamente richiamati tutti i condizionali...per me ad hoc.Splendido testo che porge visioni chiare

il 22/02/2020 alle 09:00