si arrese il passero
con ala tremolante
quando Maestrale lo sospinse
col suo gelido fiato fulminante.
si arrese, non bevve più ai catini
spumosi delle nuvole, né
in pozzanghere di cielo
intinse il becco.
urtò contro un vetro,
impazzito e cieco,
chiuse le sue piccoli ali
senz’aver mai volato oltre il sentiero,
senza aver sostato neanche un poco
sulle materne braccia
di mamma Primavera.
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