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Pubblicata il 07/05/2019
Rimpiangerai il Tempo
di quando i genitori erano in vita?

Non credo! se non sai più sorridere
e non apri le tue braccia
rimanendo impassibile, lì, a gridare come un ossesso
ogni tua frustrazione

- prigioniero in una maschera sgarbata -

Mi appare agli occhi e al cuore
il senso di meschinità; quel senso che ti contraddistingue

(Tu, che non ricordi le radici
che non ricordi il tempo in cui ti hanno cresciuto
coccolato, carezzato...
Che non ricordi i sacrifici
e non ricordi più nulla perché il tuo cuore è pieno d’orgoglio
Tu, che li deridi
Tu, che li spaventi
Tu, che gli urli in faccia)

Tu, che lentamente li uccidi

Dimmi, come si può avvilire i tuoi genitori?
Come si può, continuamente, sottilizzare sul nulla
Come si può, insistere su povere ossa... vecchie...
che avrebbero bisogno di carezze?

Io, non ti riconosco più

- io... non voglio riconoscerti -
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versi intensi che lasciano riflettere!!!...

il 08/05/2019 alle 07:42

Un argomento scontato, che poco ha di poetico

il 11/05/2019 alle 13:42

I miei genitori erano Dio! Adesso ho un Dio in cielo! Un Dio che vado a trovare al cimitero! Hai ragione! Brava!

il 11/05/2019 alle 19:32

Archana... il tuo commento è di ripicca! ahahah... Non mi meraviglio che ancora ci sia gente che nn accetta commenti o critiche (COSTRUTTIVE) che differiscano dai soliti... bella, mi piace, complimenti... ahahah. Scontata e banale sei tu! GRAZIE SIR E NADIA :)

il 13/05/2019 alle 13:44

Abbiamo tutti bisogno di queste poesie per sensibilizzare gli animi verso il rispetto e la venerazione dei genitori che ci hanno messo al mondo. Per loro solo venerazione e riconoscenza. Brava, grazie.

il 08/06/2019 alle 19:05