Vite sfiorate e perse chissà dove. Restano le parole a fissarle, attingendo ai ricordi, talvolta immancabilmente comuni, come osservare il percorso delle mille formìche simili alle mille attese di ognuno. Bella lettura Puerlongaevus , un saluto.
E' un testo di rara bellezza. L'11 di maggio, non sia il giorno in cui ci lasci da soli.
malinconia per giorni che ancora sanno regalare emozioni....piacevole poesia....
Ricordi e rimpianti si evincono da questi versi introspettivi. Apprezzati!
Non dire che non sei un poeta.I tuoi versi emozionano e ci riportano indietro agli anni dell'infanzia,della gioventù quando tutti i sogni erano possibili e si viveva immaginando o sperando in un futuro glorioso,che non è mai arrivato.Poi quando si raggiunge la maturità si vorrebbe tornare indietro e cambiare le cose ma poi si comprende che l'unica cosa che rimane è accettare la realtà,è l'unica cosa che rimane.Abbraccio.