maramaldeggiando tra malmostosi mascalzoni mantovani, mi ritrovai tra marmorei monumenti, a mercanteggiare con un mefistofelico mormone di Minneapolis maldisposto verso il mondo e maleducato come una muratore delle Murge affetto dal morbillo. Mi meravigliai come un mollusco del Madagascar ma,
mantenendo il mio aplomb, mi mangiai una merendina in metropolitana mormorando mille maledizioni per un malcelato malumore nei confronti di una majorette di Mogadiscio per molteplici maldicenze sulla mia moralità. Fu così che mi unii in matrimonio morganatico con una modella meticcia del Maryland amante delle melanzane e della marmellata, passando la luna di miele in un Motel di Milano Marittima nel mese di maggio tra mammole e mimose ascoltando " Uno su mille " di Morandi e " La canzone di Marinella " su un vecchio magnetofono della Magneti Marelli appartenuto a Domenico Modugno.
marameo!