Pensieri intessuti nelle insulse geometrie
di quel tuo dire in parole create per scene disadorne
l’ascolto si disperde in frantumi inerti
smarriti nelle periferie più lontane…
una sferzata di blu rosso carminio e giallo ocra
smitizza la sintonia sgradevole di quelle sillabe
insite in una rumorosità sciocca e inadatta
alla vocazione della mia primavera
ricongiunta in echi di canditi e cannella
spalmati negli occhi che innaffiano dolcezza
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