sono qui stamani
camminando in riva
al tempo
tanta la voglia di cavalcare
marosi
impeto e schiuma
dentro
come rabbia di stagioni
buttate via
ed erano le migliori
con i silenzi stretti in pugno
stampo orme
curvo in battigia
segni a pasqua d’un passaggio
forse l’ultimo
mirando a tratti
oltre la scogliera
la fine del mare
su quella riga in fondo
dove nemmeno una vela
ormai torna indietro
solo
ai confini del nostro piccolo mondo
mi ritraggo nella gobba
davanti all’universo
mollusco nel guscio