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Pubblicata il 17/02/2003
Un battito d'ali
un fremito breve e intenso.
Una luce labile
fa trasparire il luccichìo dell'oro
aneliamo verso dimore perse dall'umanità.
Un angelo discende dall'empireo
e dall'abisso più profondo
rigeneriamo.
La sera non è più l'ora degli scoramenti
delle malinconie
l'amore fa risalire dal baratro
e tra squarci di sfondo infinito
traspare l'azzurro tenero
la luce chiara
si odono clarini
concerto di campane
e un ribollìo celato di emozioni
un rattenuto pianto di felicità
invade l'essere.
Ora in questa nuova luce
risiediamo in un'altra dimensione
la dimensione ignota dello spirito.
Da lontano le forme oscillano
svaniscono
e in questo sfondo infinito
regna l'amore per noi.
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Sono sicura: Ely è lì Bacini Pat.

il 18/02/2003 alle 17:41

Solo ora ho letto questa tua, di maestosa quiete, come un quadro di Segantini. Complimenti.
Michele

il 18/02/2003 alle 18:14

Il riferimento è appropriato e mi riempie di gioia...Per me questi versi sono un invito ad abbandonare la nostra anima prigioniera... Grazie!!! Un saluto.M.R

il 19/02/2003 alle 15:06

Vedo che comprendi fino in fondo i miei "messaggi"!
Grazie e un bacio!!!La tua amica M.R.

il 19/02/2003 alle 15:10