Quasi sconosciuta ama celarsi
nella teatralità dell’inconscio
lasciandosi travolgere talvolta
da sagome nefande d’esistenza
schiude allora un’immotivata fragilità
specchiante su profilo di schiena
estenuato dagli accadimenti
in quell’attimo perdente
s’innalza un alito impercettibile…
s’ingrandisce a dismisura nella sua delicata essenza
dando manforte a orme di coscienza
disperse in una patina d’amianto
lentamente le mani articoleranno
volteggi disinvolti
i muscoli toni valenti
su tendini decisi a nuovi passi
dettati dalla capacità enigmatica
d'intravedere nell'oscurità
vibrisse riflesse da un taglio di luna
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