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Pubblicata il 06/04/2019
Le Signorie Loro illustrissime
tradirono, guardandola traballare,
l’aquila incespicante, sgraziata tra
quelle stesse calce spenta e pietra
trita negli affreschi andati ormai
perduti del Giotto da Bondone.
ma l’aquila vola, e quando tornerà
a librarsi dalle transenne nell’etra,
si riverbererà
come luce
da un dipinto
che niuno ha veduta prima.
questa volta L’Aquila non potrà
volare sola: solo con gesto unisono
di Vossignoria, un piccolo slancio
che la ricondurrebbe fin sulla cima.
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...Ermetico guazzabuglio...

il 06/04/2019 alle 11:07

con gli occhi e con la mente ho rivissuto ciò che con sentimento hai così ben scritto....

il 06/04/2019 alle 14:05

Grazie

il 07/04/2019 alle 06:42