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Pubblicata il 04/04/2019
E poi prender sonno

dalla tv voci ovattate
a raccontare del mondo intorno,
un sottile pulsare vita,
una nebbia a contornar il sonno.

e sono qui, cosciente,
a arrotolare ammassi di pensieri,
sdraiato ed insonnolito,
una vivente mummia da divano.

addosso una giornata
vissuta nel rincorrere l’inutilità,
un mucchio selvaggio
di vuote ombre d’umani ridens.

e poi cedere al sonno,
bearsi alla quiete del non senso,
appeso a ore di silenzi
e finalmente dal giorno liberato.
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