Si, certo che mi ricordo. Eravamo in fila presso un locale trasteverino dove si fa una matriciana da sballo, m’era arrivata la soffiata che non bastava per tutti e aò, che te devo da dì?... ho saltato la fila a piè pari e “te saluto core”. Quanno ce vo’ ce vo’. Ciao Genzià.
Troppo simpatica e particolare....comunque è vero, a suon di poesie le persone entrano nel nostro mondo e nei nostri sogni, forse in maniera più reale che a conoscerle dal vivo.
Un sogno bello e simpatico,io avrei fatto come Arlette pe' magna' a matriciana
aò, che te possino... a me nun me ciai messo :( mò ne fai una tutta pe' me, ecco!!!
...Ciao, carissima... sai che non mi ricordo di questa ? perché sto guardando l' orologio ? forse perché stavi facendo tardi all' appuntamento...comunque è carinissima...Ciao !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Beh, come vedi è servito questo revival di tuoi evergreen. Quel letto non letto diletta l'attore lettore, lauto autore.