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Pubblicata il 22/03/2019
ha lacrime di fango
il tuo andare cupo tra ricordi,
viaggiare a pendolo
intorno a fughe tra rimpianti.

i giorni della beltà
sono macigni ora sbriciolati,
sabbia che si sperde
e che impronte non trattiene.

del sorridere beato
s’è fatto seme senza campo
il cerchio delle rughe
ch’è il contorno alle parole.

non sa allontanarsi
il tempo dalla tua angoscia,
randella forte i sogni,
un battere ch’è tempestoso.

il cammino nel vigore
ha platani dalle gialle foglie,
nel viale s’erge nebbia
e la curva in fondo sbiadisce.
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Splendida

il 23/03/2019 alle 05:04