Molto cupa... Prova ad andare in un ospedale dove c è gente che lotta per non morire. Allora si che capisci quanto vale la pena vivere, basta aiutare chi soffre più di te, basta dare un po' d amore a chi è solo, ad un animale randagio, a tutti gli esseri viventi che sono maltrattati e vedrai come ti passerà il tuo mal di vivere...
In fin dei conti è giusto che giudichi, i commenti qui a questo servono. Noi poeti forse sbagliamo a condividere la nostra vita con il mondo ma del resto non possiamo fare altro. C'è gente che vive in una condizione peggiore della vita e della morte e io ne conosco, ma non è certamente compatendoli e dunque aumentando il dolore che qualcosa di positivo si possa fare. La vita è spietata e terrificante non c'è nessun bene e nessun ingenuo altruismo. Queste frasi semplicistiche risparmiale per un bambino. Un dolore terribile ho provato, un dolore terribile ho descritto, oltre a questo non ci dev'essere nulla....nessun perchè? deve essere chiesto, l'arte non ha a che fare col perchè, l'arte è solo comunicazione, immortalare un attimo.....anche delle scarpe od una sedia od una camera da letto...ma di chi starò mai parlando?! Ah già solo di Van Gogh. Il giudizio deve attenersi unicamente a come si è espressa una determinata emozione o momento NON se quell'emozione o quel momento sia giusto o valido da comunicare. Per Dio se l'arte ragionasse come vuole lei allora altro non sarebbe che...cavolo mettiamo quello che ci va bene, quello che a VOI fa stare bene. Dunque non giudicare la mia persona, giudica la mia arte, la qualità con cui ho provato a trasmettere un qualcosa, non il cosa. Saluti
Sento in quel che scrivi il peso di un retaggio che si porta sul groppone una generazione a cui la precedente, preposta per natura ad affiancare e tutelare, ha dato pochissimo in termini di compagnia fattiva e solide basi per il futuro. Ha dato un bel quantitativo di cose inutili e ha mostrato un'insicurezza nel gestire la propria vita pubblica e privata, che si ripercuote in termini pesantissimi su ciò che voi siete e sarete. Non sono pochi comunque quelli che si pongono al fianco della gioventù per coadiuvare e rimediare, non è tardi perché c'è un'energia in voi che se ben indirizzata e coltivata può raddrizzare parecchie storture. Ho diversi decenni addosso e posso dirti che la forza interiore sarà la ricchezza che ti darà una mano, l'autostima sarà il sostegno che null'altro al mondo potrà regalarti e la fiducia nelle persone che ti hanno a cuore sarà il tuo valore aggiunto. Un'ultima cosa e chiudo la filippica. Incontrerai donne di tutte le tipologie... beh, ti assicuro alcune sanno anche essere delle buone madri, mogli e figlie, ma sostieni il loro essere donne con garbo e gentilezza. Belli i versi e nondimeno la tematica. Benvenuto.
un grido di dolore che arriva dritto al petto e sa far male,che rappresenta una realtà dura da affrontare ma più che mai vera.In quel niente pieno di amore c'è tutta la disperazione del non poter dare,pur avendo tanto. Ed in quel muro invalicabile,tutto il disgusto verso un mondo che sempre più appare estraneo e innaturale.Il dolore è personale,non barattabile nè estinguibile vedendone altro e di altra portata:è la propria sensibilità a valutarne il peso e quel che può sembrare poco e superabile ad uno,può significare la fine di tutto per un altro.Chi più è sensibile,chi non entra in questo gioco al massacro che ci vorrebbe tutti uguali e accondiscendenti al sistema,sente più che mai la non-appartenenza a questo gioco crudele che sa essere la vita.
Per Arlette, ti invito a leggere il mio commento precedente indirizzato a GINNI, hai commesso il suo stesso errore e dunque per essere ancora più chiaro ripeto: giudica la capacità con la quale ho comunicato qualcosa, non valutare, non giudicare se ciò che è ho espresso sia degno di esistere o meno, esiste è esistito per l'arte questo conta. Dunque se vuoi farmi da padre e darmi consigli per la vita beh, non puoi farlo sulle mie poesie ma lo potrai fare solamente se conoscerai la persona non le sue opere, qui tu stai per le mie opere non per la mia persona.
Ti ringrazio Genziana, sei andata oltre la superficie, ciò che hai detto sul dolore è giustissimo ma purtroppo ancora oggi non si vuole comprendere. E apprezzo anche ciò che hai colto dalle mie parole.
Ciao Ivan, desolata davvero per non essere riuscita a comunicare ciò che intendevo. Riconoscevo in pratica i grossi limiti della generazione precedente alla tua, ma forse devo rivedere la maniera di commentare. Rinnovo il saluto e il benvenuto.
Ho capito benissimo invece...tu commenti il contenuto non la forma, il che non è molto sensato come commento ad una poesia. Non so è come se guardando la Gioconda invece di giudicare la bravura di Leonardo nel dipingerla commentassi unicamente il soggetto, eppure a nessuno importa della Gioconda in quanto persona....ovvero la signora realmente esistita ma a tutti importa la Gioconda quale opera d'arte, tant'è che si specula che Leonardo volesse addirittura raffigurare se stesso nel quadro o comunque l'identità reale resta misteriosa. Quindi i commenti alla "mia"(di chi?) generazione si possono fare in altri luoghi, qui si discute e si commenta di arte, o forse mi sbaglio?? Sto forse dicendo sciocchezze??