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Pubblicata il 13/03/2019
D'un tratto apro gli occhi...
nell'abisso della notte
c'è uno strano strisciare
e indicibile vuoto
quasi niente esistesse
oltre un sospeso
incerto confine
tra reale e possibile
è l'orologio, quel dio sinistro,
ora lo distinguo
che sfacciatamente
invade la notte
a divorare istante dopo istante
quel poco che resta ormai
nelle mie tasche
confuso con avanzi di ricordi
e qualche nostalgia
e mentre considero
l'immensità del tempo
che ad ogni secondo sottrae
alla fragile trama della vita,
mi sorprende che quel piccolo
(all'apparenza) insignificante congegno
che da perfetto contabile
segna il passo dell'universo tempo,
possa col suo gelido
cuore d'ingranaggi,
scandire indifferente
le nostre preziose
briciole d'eternità.
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