Si piega il verso
d’una burrasca del di dentro
su egemonia d’un circuito di potere
che della misura non conosca linee
e’ allora
che l’anima nera
s’appropria della corposità di seppia
manovrando avidi tentacoli di morte
sullo stridere d’un ferrame astioso
sorprende impreparati viandanti
fuggitivi nei boschi di cemento
col fiato caldo nella bocca
per un richiamo solidale d’alba pacata
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