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Pubblicata il 03/03/2019
Ancorché io bramo di allignare nel suo animo
aggredendo a ogni piè il dispiacere,
un desolato rifugio forma dimora.

vacuo e oblio mi pervadono…

vili sentenze ed equivoci aitanti
fendono la consueta inclinazione,
ego cibando.

perché reprimere?
perché patire?
di qual tomo non mi raccapezzo?

...
... ...
... ... ...

frattanto il fiotto esime il mio ventre e si omaggia di nuovo Amore.
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