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Pubblicata il 02/03/2019
Poi
sul fragile confine
lasciasti cadere
sul soffice letto
l'odore della festa,
offrendo allora
l'immensa bellezza
del tuo volto
d'amante lussuriosa,
sconosciuta:
"e finalmente nella sera
peccaminosa
tra lisci bicchieri
venuti a salutare
le tue labbra deliziose,
s'è fatto largo
l'impossibile rumore
di un'indocile vento colorato:
esso ha voluto per sempre
l'astuta meraviglia
del tuo seno,
il tuo selvaggio ventre".
ma certo
la bellezza del tuo viso
mi disse ch'ero fortunato,
benché il pianto
volasse insensibile,
giù, sopra il tuo volto acceso,
dovevo salutarla,
ma come incanto
non c'era già più da tempo,
come nube dissolta
nel cielo svanita...
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...Il sogno di un uomo...

il 02/03/2019 alle 17:51