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Pubblicata il 24/01/2019
il fumo furente che esce potente dal tubo
il ritmo cangiante della goccia danzante sul suolo
il cuore paziente che aspetta incessantemente una via
la testa increspata che passa in rassegna ogni malinconia
e il suolo è croccante di foglia perduta dal ramo
e il passo radente lo sfiora come palmo di mano
e il cielo sussurra dolcemente
puoi andare lontano
scava il ricordo amaro
dei tuoi fallimenti incastrato vilmente tra i denti
puoi rompere il ramo
che spezza ogni strada antistante
e non cercare riparo inutilmente
nessun luogo ti cullerà mai dolcemente
come il grembo di tua madre mentre
eri ancora tra l'essere e il non essere, di fatto assente
ma potente
come fumo furente che esce dal tubo
come ritmo cangiante della goccia danzante sul suolo
come cuore impaziente che aspetta incessantemente la via, la vita

e la testa ora increspata
passa in rassegna ogni aritmia
il cielo s'infila
sottile serpeggia nella mia greve avaria
e fa freddo
ricorda con sorriso stretto
che mi è dentro il petto
e non mi lascerà,
fedele mio tetto.
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