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Pubblicata il 23/01/2019
ci sta un paesino lontano laggiù,  dove ogni cosa sa esser memoria. È una vallata, un dolce pianoro, cullato da salici e profumo di alloro. Oltre lo sguardo, montagne lontane, profili di dame che dormono al sole. Si dice fu' un isola in tempi lontani, approdo di remi, fatica di mani, di nobili fasti, di scogli e salgemma, un luogo incantato che pare una gemma. Sul picco lontano si erge un castello, memoria di pietra, con torri e manieri, un libro riporta a ciò che era ieri. Ancora rintocca l'antica campana che danza e si alterna ad una sirena. Puoi scendere a valle, da un lato o dall'altro, tra sette e più strade, odore di pane, fontane vicine, e se ti sovviene la cura del cuore, accanto ad un lago puoi perderci ore. Un borgo vicino accoglie i viandanti, un campo sportivo saluta le genti e su quei murales, puoi scorgere attento la decade giusta che ferma il tuo tempo. Ricondo panchine  di un verde pastello, di fronte a quel bar del buon "Becco Giallo", ricordo fontane e pesci di pietra, empori e giornali, un vecchio seduto che piano leggeva, ed oltre la strada il negozio di Eva. E grotte e cammini, profumo di tini, di luoghi in cui cresce la forma dei grani. In sella a una bici io tutto esploravo. Ci fu' il primo bacio, ci fu' il primo amore, tra quei vicoletti fu' come rubare, le labbra dischiuse a fermare le ore. Da dietro a un carretto che mai si muoveva, nascevano amori, battevano cuori, di certo ogni giorno non era uno ieri.
ci sta quel paesino, lontano laggiù che forse era un'isola in tempi lontani... Ed ogni suo luogo sa esser d'effetto, un posto incantato, un borgo perfetto, ed ogni sua storia la porto con me, da dentro a un carretto, la porto con me... Nel centro del petto.
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deliziosa

il 23/01/2019 alle 17:13

Bentrovato,piaciuto lo scritto

il 24/01/2019 alle 11:08

Ma grazie... Come sempre troppo gentili

il 24/01/2019 alle 19:30