Ti ho ascoltata in silenzio
mentre della vita parlavi.
cose di cui già conoscevo gli inganni.
cose che anche tu amavi.
hai gridato nella cassa di risonanza chiamata cuore.
ciò che il cuore non osava dire.
hai sputato in un minuto quintali di negligenze
e altre le hai tenute ancora un poco
per non abbattere le incertezze
del mio comodo sentire.
ti ho ascoltata implodere del mio stesso dolore.
davanti al buio della notte che fa da sempre male.
hai detto di un passo sbagliato.
di un altro e un altro ancora.
mentre mi ubriacavo a piccoli sorsi
di ogni singola emozione chiusa in gola.
hai sentenziato sacrosante verità.
le hai messe in fila senza sforzo, senza difficoltà.
me le hai elencate scandendole lentamente
una alla volta.
per gustarle piano piano
quando la gioia assetata si assenta.
ti ho ascoltata in silenzio, amica poesia.
e ora lasci che la mia penna scriva della vita
che è anche la tua.
tu che non mi lasci mai solo con la mia disallegria.