Caduto
è lo splendor
della notte,
in fuga
ove trovan
rifugio le ombre
e le sembianze,
ingannevoli
lontane speranze.
oscura resta
ai miei occhi
la vita.. fuggente
come l'alba
la giovinezza.
il sole
illumina ora
gli eterei campi
innanzi a me;
torrenti
d'armoniose luci
creano fonti
d'immenso piacere
al mio cuor sofferente.
la speme
è ormai spenta,
d'ingannevoli pene
è frutto la vita;
qual misera sorte
a noi intelletti immortali
se non la misera morte.
solo
un marmoreo giardino
attende ora
le nostre povere
mortal spoglie...