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Pubblicata il 11/02/2003


C'è una tela di ragno
nell'angolo della cucina
e il braccio che mi fa male
per alzare su in alto la scopa,
ma forse è meglio che viva,
almeno ho qualcuno con me,
qualcuno per divider la pena

due stanze
ormai è tutto il mio tempo,
sempre più lenti i miei passi
in questo viaggio a ritroso,
e quasi un sogno diventa
veder chi io misi al mondo

lontana è ormai la mia estate
i sorrisi, le gioie, i baci sui prati
le corse di bimbi nei viali alberati
a fare carezze, cullare i nipoti

un video mi parla là in fondo
indifferente ad una lacrima amara,
che fatica oggi a trovare il respiro,
che forse al domani
non avrà più bisogno

chissà se qualcuno vedrà
la mia dipartita
o se a vedermi morire
ci sarà solo quel ragno.


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flo

Ciao Luigi,
mi è piaciuta molto anche questa, anche se un po' pessimista.
Ma la poesia si nutre spesso di malinconia!
Ciao
Floriano

il 11/02/2003 alle 11:43

...e ti dirò, Flo, che conosco quel vecchio che vive solo e non riceve mai visite da chi ha messo al mondo.
Purtroppo non è pessimista, è spaventosamente reale.

Ciaooo
L.

il 11/02/2003 alle 14:30

in sguardo
solingo,
la ragnatela
di un sorriso...

cri

il 11/02/2003 alle 22:34

...che ci guarda sonnacchiosa
mentre il languore prende

L.

il 12/02/2003 alle 10:23


Ciao Luigi.....le tue poesie come al solito ,sono trascinanti..coinvolgenti, piccoli capolavori che arrivano subito all'anima,regalandoci le tue stesse
emozioni.Bravissimo GABRIELA.








il 12/03/2003 alle 16:56

...una triste storia, Gabriela, come troppe che racconto. Non ha superato l'inverno.
E' morto due settimane fa.
Da solo.

ciao
L.

il 12/03/2003 alle 21:30