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Utente eliminato
Pubblicata il 03/01/2019
Soppesavo il tempo
contando le nuvole.

Rintocchi sguaiati
salivano in cielo
sfiorandomi appena.

Avrei dovuto attraversarlo quel mare
abitato da mostri.
Ma percorsi,all'indietro,i miei passi.

Con passi felpati
carezzavo il sentiero
eludendo quel vento
macchiato di sterile pioggia.

Coglievo,felice d'esistere
violacee bocche di leone
e di gialla acetosella
fiorita nei campi
mi dissetavo.
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Bellissime immagini, molto evocative. Perché quella pioggia è sterile?

il 03/01/2019 alle 23:05