Sfiorai lieve
un pianissimo avorio
in un tasto
improvvisando dolci lamenti
ove tu eri il bianco perlato
mentr’io il nero profondo
un vortice di spasimi improvviso
giunse
lassù ogni luce ancestrale
fermò il perpetuo viaggio
ammirando il lento
progredir dei battiti
ogni cosa si fermò
ad ascoltare
il muto avorio
che in un fianco
vibrava lento
nei nostri corpi
armonici
il tutto avvolto
in un dolce
silenzio