Madre
il Natale ti è lontano
come lontano
è il mio sentirti
in un letto che tace,
madre
io sono il pastore
disperso nel presepe
o forse l'orfano glorificato
e poi ripudiato.
il tempo degli abeti è fermo
immobile come croce al vento
e io ti invoco ancora una volta:
madre
accoglimi
tra braccia di paglia
l'attesa di una stella
mi uccide.