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Pubblicata il 18/12/2018
Madre
il Natale ti è lontano
come lontano
è il mio sentirti
in un letto che tace,
madre
io sono il pastore
disperso nel presepe
o forse l'orfano glorificato
e poi ripudiato.

il tempo degli abeti è fermo
immobile come croce al vento
e io ti invoco ancora una volta:

madre
accoglimi
tra braccia di paglia
l'attesa di una stella
mi uccide.
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Bellissima poesia, Imag0! Complimenti sentiti!

il 19/12/2018 alle 10:21

Ti ringrazio Sir di nome e di fatto.

il 19/12/2018 alle 19:27