Ero un figlio del popolo mio
la mia terra, terra di profeti
di sangue e dolore
vidi anche il mondo
l'aria fine della Grecia
i suoi filosofi sapienti
e tentai, io tentai
quel profeta Gesù
era venuto a riformare
la scrittura, parlava d'amore
c'era un Padre non più giudice
parlava di perdono, di guardare
lo spirito e non la lettera
io colsi l'occasione
sulla via di Damasco
mi venne l'idea, ci fu si una luce
ma fu quella della mente
decisi l'impossibile a costo
della vita, Roma e Gerusalemme
avrebbero fatto pace
io sapevo dagli studi miei
che anche i pagani credevano in un
solo Dio, ma non ne parlavano
perchè inconoscibile, gli Dei erano
le manifestazioni, l'imperatore il
sacerdote, ma Mosè cosa aveva detto
davvero?
gesù fu la risposta, solo lui
aveva parlato a tutti, aveva insegnato
a trovare il Padre dentro di noi
non c'erano più ebrei, nè pagani
il mondo, il mondo, era una gran festa
divina
viaggiai tanto e molto parlai
ogni cuore mi ascoltava
ma il cuore dimentica presto
e non ha forza, l'oro, le armi
il potere misero presto fine
al sogno mio