C'è chi si nasconde nella propria ira.
dimentico e schiavo del ricordo.
quando il desiderio di vivere
dava confidenza alla limpida aria.
e il saluto non era uno scarto.
c'è chi si nasconde nella propria carne.
ma fatica a ripulirne i segni.
ceppo di legno ustionato dalle fiamme.
perso nel limbo dei suoi disegni.
c'è chi si nasconde nei propri pensieri.
e se le racconta da solo di giorno in giorno.
più si parla, più si crede di essere nel giusto.
ma, come lo ieri, il suo sapore ha un amaro gusto.
poi ci sono io, che mi guardo allo specchio.
sono la summa di questo e altro ancora.
il tempo trova sempre il tempo
di lasciare un segno.
e il segno arriva ad ogni ora.
mi guardo allo specchio e penso che
della vita sono solo un ostaggio.
ma si vive una volta sola.
forse è questo il solo messaggio.