Piazzetta antica
riflessa in un riquadro
di turchese,
venato a sghimbescio
dal tratto improvviso
d'un ala,
di giovani donne
essenze di fieno
venute dai campi,
rame di seni
turgore di sole,
verdure e odori
dell'orto nei cesti,
di vecchi assorti
a tormentare
un sigaro sull'uscio,
di baci rubati
nell'aspettar la secchia
alla fontana,
piazzetta antica
tu sola forse
puoi dirmi
che resta
di tutti quei baci,
di quella giovinezza
dolce
ormai perduta,
rivelami
un profilo di ragazza
impresso al negativo
nei tuoi muri,
del tempo che non è
ma che rimane,
fuggevole scrosciar
di perle vive
nell'ombra evanescente
d'una scala.