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Pubblicata il 23/11/2018
Soffermo la mia mente
verso l'estremo orizzonte
che lo sguardo esclude.

armoniosi sensi
arcani pensieri,
ove spaurito
il mio cuor vaga.

seduto
a rimirar l'infinità
or dunque mi ritrovo,
dolce
abbandonarsi ad essa.

melodie remote
antichi cantici
dall'arcano sapor,
odo risuonare
intorno al mio corpo.

fatali mani
or sembrano
voler cogliere, l'estrema
mia vitale essenza,
.. ma .. esse
sono benevoli;
al loro calore
assopisco
la mia inquieta anima.

un ridente verde
ai miei occhi irradiato,
rende vitale il ricordo;
trascorsi attimi,
al tempo rubati,
custodi sacri
del mio eterno vivere.

l'eternità dell'anima
l'essenza vitale,
che lucente
rende il mio terreno
un vago sentier ,
ove..il mio cammino
diviene amore,
infinito amore...
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