Siamo lance di ferro
scagliate da un Dio
che piegate lacere
sanguinanti
ritorte o sciolte
lucenti od arrugginite
dai feroci colpi della vita
dalle meraviglie dell’amore
dai sinceri abbracci d’un padre
volano tra le creste dei luoghi
tra le onde dei tempi
scrivendo col fresco sangue
le irripetibili vite
gli infiniti mondi
di cui siamo orbi timonieri