PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/11/2018
Sotto la scala di Dante
nelle parole
che non sono nemmeno parole
che non sanno costruire.
Nel senso volgare della donna usata
come se non lo fosse
perché condivisa con gli altri.
lo sguardo in basso
a guardare la terra marcia
che il sole non ha ancora illuminato.
Brancolanti nel buio di seni senza valore
di natiche ingrossate
per aumentare il senso di vertigine,
nella voragine dell'anima.

privi di poesia
del Dio e della Dea
nemmeno guardati da lontano
dal gradino più alto
dove la scala offre
una vista più elevata.

nessun battito d'ali
del pensiero puro
nessun cuore che batte.
Nessuna donna.
Digiuni.

ecco come vi vedo
nomadi e fieri del niente
inebriati da immagini spoglie
profane d'amore.
La vostra vera poverta'
non é la mancanza di denaro
ma lo scarso discernimento
la rozza storia che accomuna
e si nutre nel branco,
nella bellezza schernita, ignorata
nelle possibilità concesse a piene mani

che si abbassano arrese...
accettando il cambiamento
nella salita
del gradino successivo.

l'avallo é finito.

susanna Deguidi
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Bellissima, versi che esprimono il ssnso di quelli che seguono le scie della volgarità senza avere il discernimento per riconoscere che la vera bellezza è interiore .

il 21/11/2018 alle 07:15