Una voce.
vasto come un mare il campo
dove si dissanguavano i papaveri.
l'attraversavo nell'alito caldo d'una brezza
che ondeggiava carminio e oro.
ritmava passi di vento,ampi aliti di vita,
il cuore, se gli occhi sfrangiati di luce,
bevevano un sole che 'sarrossava
e lento, appendeva gioielli tra i miei ricci.
trascinava scie d'ombre il ruscello
mentre intrecciavo il mio riso bambino,
allo stormire dei pioppi in controsole.
ora che attraverso poveri pensieri,
non torno piu' a cercare quei colori,
so che piu' non c'e' traccia di campi e rogge,
ne' traccia di me........
e piu' non c'e' quella voce d'amore
che mi chiamava, ed io,
nel mio andare di bimba,
smaniosa di vita e spensierata,
non l'ascoltavo.
marinella
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