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Pubblicata il 10/11/2018
Seduto all'altro lato della duna
sepolto nel mio oblio mentre Dio passa cammelli per la cruna
con gl'occhi al cielo, che lentamente si consuma e si fa arancio,
lasciando spicchio di luna.
e pare che le stelle siano spilli
(qui non ne manca una)
argento per tenere su la notte e la sua veste bruna
e pare che una notte volteggiando i tuoi coltelli
strapparon quella veste e la legasti fra i capelli.
e ancora ti ribelli, mentre brilli come Maya su un giaciglio di gioielli
ed io ti sfioro
con tutti i sensi spalancati e resto zitto
ma cazzo quanto c'eravamo amati.
amore assurdo, amore che lasciò una cicatrice così bella
che insieme costruimmo una cornice a conservarla
perchè ci continuasse a fare male
quel monumento eterno d'un amore da onorare
ti sfioro ancora
e suona la tua pelle di vinile
sul frastuono e sui comizi che fa l'avvenire
e poi mi pento, sapessi amore mio quanto mi pento
del momento in cui lasciammo che fiorì l'assenzio.
e fu questione d'istanti che finimmo distanti
su un divano a due piazze
di due mondi a se stanti
ed ore bianche,come le notte stanche dei fornai
li a farci male, le schiene attente a non sfiorarsi mai.
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da metà in poi una delle cose più belle che ho letto qui....intensa, sincera, quasi commovente

il 10/11/2018 alle 22:58

Bisognerebbe nascere almeno settantenni e con un buon bagaglio di esperienze antierrore. Poi però non si metterebbero cornici alle cicatrici e dunque, forse, l'unica via è vivere da cima a fondo questa vita. "Vivere per raccontarla" diceva Marquez, raccontarla scrivendola, così come viene. D'accordo con Arturo per la seconda... buona la prima (passami il gergo cinematografico).

il 11/11/2018 alle 01:20

Che dire, un inchino a voi... con tutta l'umiltà del mondo vi ringrazio per essere passati a leggere i miei pensieri

il 11/11/2018 alle 12:46

Profondamente bella e scorrevole

il 13/11/2018 alle 17:20

in amore succede di tutto...anche i cammelli si fanno passare per la cruna e Dio non può far niente. complimenti per la descrizione poetica. piaciuta. un saluto

il 14/11/2018 alle 15:24