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Pubblicata il 03/11/2018
Teso
mi trovi e goffo,
anima mia,
che' a dura prova
pongo questa
tua costanza
e l'esistenza,
con intento crudele
di sommergerti
nel vasto oceano
col mio relitto scisso.

t'ho violata nell'intimo,
e negata... ed, anzi,
con libididine brutale,
io, come belva
che punta la preda
e le mandibole dilata,
acute, nell'assalto cruento,
t'ho ghermita
lordata vilipesa torturata
come non fossi tu:
mia, e tradita!

persisto ad oltraggiarti.
ad oltraggiarti
nelle ore
senza fine delle notti
lunghe d'inverno,
ad invocare
il tuo distacco
perché soffoco,
e mi pesi
e sei
tremendamente pertinace;
l'insonnia:
quando tutto grava,
ed è asfissiante
la voce delle tenebre
che m'urla e frigge
come rosso fumo
sull'aride
pupille saccheggiate
da un ardore
che mai
si smorza,
e tanto desiderio
mi porti nell'oblio.

La man che flagellando
si colora
Nel mio sangue
innocente
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