Penso a te
nel silente saluto a distesa dei fiori mesti
e lo sguardo di un crisantemo m'illude
che l'amore che ci univa sia sopravvissuto e ancora resti.
penso a te lungo il filare
mentre me ne vado nella pioggia di novembre sola e triste.
e l'immagine solare di un volto perduto mi torna a consolare.
vivo, struggente e tenero come allora
il tuo sorriso d'autunno nel cuore resiste.
nell'ora in cui la sera disegna ombre inquiete nella mia stanza
ti dirò, padre,
in un orfico canto oltre ogni distanza...
quando il dolore della perdita l'anima mia sconquassa,
almeno nel ricordo, ti prego, resta....
in questa notte di naufragio che non passa.
a mio padre.
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