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Pubblicata il 31/10/2018
Sono venuta a cercarti
ancora prima che nascessi
per prelevare la tua anima
nello stato di una larva
tra angusti recessi
con l’intenzione di plasmarla.
ti ho raggiunto nella pancia
di chi ti ha amato
per tutta la sua vita
e da quel momento
io ti ho imbrigliato.
sono entrata nella tua testa
e per nove mesi ho fatto festa
capovolgendo il senso
di tutte le tue cose.
durante tutti i nove mesi
nessuno se ne è accorto
poiché non ho lasciato prove
di come ti ho ridotto
finché non è arrivato
il fatidico momento
così tanto atteso
dal tuo dolce fermento.
subito non l’hanno notato
ma tu eri già pronto
a capire questo mondo.
e dopo tutti questi anni
devo riconoscere
di aver fatto proprio
un buon lavoro.
sei nato sano, d’accordo
alla luce del sole
sei uguale agli altri
ma di certo
non fino in fondo.
la tua mente
così come il tuo cuore
sono diversi
da quelli degli altri
e per sempre lo saranno
poiché sei schiavo
di una brutta malattia.
in cambio ti ho donato
forza e coraggio
e anche qualcos’altro
pur di contrastare
questa fissazione
di parlare agli altri
di una reclusione.
tu sei pazzo
non te lo dimenticare
soltanto così
potrai continuare a volare.
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profondo scritto che invita alla meditazione.......bravo.

il 31/10/2018 alle 06:37