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Pubblicata il 19/10/2018
Una mistura d’odio
intensa come l’amore
si è protratta nei recessi
del mio angusto cuore
raggiungendo l’anima
e il suo epicentro
fino a oscurarne
il buon umore.
mi guardo allo specchio
e ciò che vedo
non è più un riflesso
ma un tumulo devastato
dall’onda d’urto
dalla disperazione.
tutto questo
non l’ho mai voluto
e se potessi riparare
i danni recati
da chi mi vuole male
lo farei all’istante
senza esitare.
sono nato per sorridere
comunicare
nei miei occhi scorre
la libertà d’espressione.
stelle morte
piovono dal cielo
scomparendo
come lucciole al vento
sul mio volto deformato
dal dolore e lo sgomento.
il rammarico più grande
è che non posso
andare oltre
al desiderio di redenzione.
i cancelli del dolore
sono alti
invalicabili
ma la mia indole
è sempre pronta
ad accogliere
un segno di pace.
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