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Pubblicata il 18/10/2018
Sul fondo
di questo mare
torbido e indiscreto
dalle anguste speranze
e mere occasioni
mi sento pervadere
da un’irrefrenabile
dolore.
come un povero cieco
procedo
verso mete oscure
in cui aleggia
un vuoto incolmabile.
il silenzio della mente
scorre inesorabile
nelle mie vene
ormai consumate
cancellando
giorno dopo giorno
la naturale essenza
della mia esistenza.
senza dar adito
a falsi compromessi
mi ritrovo a correre
dietro al tempo
avvolto
da un’assurda prigione.
e ciò che resta
delle mie stanche membra
al tramonto
è soltanto il ricordo
di una visione.
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bravo bravo :-)

il 18/10/2018 alle 11:06

Grazie!

il 20/10/2018 alle 01:05