Il mio dolore mi segue come un cagnolino.
quando ha fame me lo fa capire
soffiando sul cuore o mordendomi la mano.
mi ricorda di un passato recente.
aspettando sempre alla fermata sbagliata.
mi mastica lentamente gustando ogni boccone.
e mi vomita sulla vita come occasione mancata.
il dolore si è fatto largo tra decine di gioie ben truccate.
carine.
ed è ciò che serve per mettere il cuore sulle proprie spine.
il dolore mi parla sottovoce come un confidente.
amico presunto a cui di me non frega niente.
si spaccia per unico. Invincibile. Inossidabile.
ma se lo tengo accanto si sentirà piccolo
e diventerà silenzioso e sterile.
il dolore fa male a chi non ha alternativa.
eppure è estremamente importante
che questo dolore viva.