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Pubblicata il 11/10/2018
Mia moglie è un angelo: nonostante tre figli
e il lavoro part-time non si sente mai Ercole
al bivio, e quand’anche fosse male in arnese
non rinuncia ad esser come i rasoi dei barbieri.
anche quando si trova sul letto di Procuste, ne
viene sempre fuori agilmente come ber un uovo:
la sua pazienza è come la tela di Penelope, e lei
è la ninfea Egeria onnipresente nei miei pensieri.
poi c’è il maggiore dei miei tre figli, Symeon, una
vera anguilla imburrata e costantemente nero come
un calabrone perché pensa d’esser fortunato quanto
cani in chiesa; io credo solo sia come l’Araba Fenice.
samu’el è il mio secondo genito, un bambino
che non riesce ad essere della parrocchia per via
del suo carattere: per lui aut Caesar aut nihil.
e’ un furbo di tre cotte con la fisima per le camicie.
e infine il piccolo Nicolae, con i suoi fratelli
come i ladri di Pisa; e con Lucas, della stessa lana.
lucas è il suo compare d’asilo, cuciti a filo doppio per
via delle famiglie che da tempo son a uscio e bottega.
siamo gente semplice che entra papa in conclave
ed esce cardinale, che durante la settimana
lavora e la domenica va in chiesa.
gente che per arrivare a fine mese lavora e prega.
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bravo! :-)

il 11/10/2018 alle 18:10

grazie della nota

il 12/10/2018 alle 10:40