Scarpe che consumano l'asfalto.
intorno,
sbattere di tacchi su cemento,
vestiti attillati,
una sigaretta
tra indice e medio
vistosamente ornati
di smalti vistosi
e vistosi anelli.
(un neo nascosto)
lampioni come lucciole.
dalla luce di quella finestra
al secondo piano
vedo
un gioco da tavolo
un vaso rosso
vuoto,
una lampada
blu e arancio.
in quest'angolo
un'insegna bianca di piante e fiori,
lì una rossa,
concessionaria
(sfuma nel vento
ammesso e non concesso).
consola pargoli come inquisitori.
aste immobiliari,
chi se l'aggiudica?
giudica?!
dica!
giù,
un tombino
un soldatino senza una gamba.
sotto interrogatorio
dai fanali di ogni macchina
che passa e mi ignora
- o forse ammicca
acceca
sorda
ad ogni intralcio.
battono puttane
e non le ciglia.