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Pubblicata il 15/09/2018
In quella notte giudaica,
sotto un cielo fulgido
e per nulla coperto
giove e Saturno in una sola orbita
mostravano pastori e greggi
che ancora dormivano all’aperto.
in quel tredici novembre
dell’anno sette avanti cristo
il mio babbo, edile in Betlemme,
bussò alla bottega di Giuseppe per
annunziare al marangone la paternità:
basito, imboccò la viuzza lemme.
se ti piace far credere cadesse
la neve fa pure, che fosse
il venticinque dicembre dell’anno zero.
ma stavi nel magazzeno
del padre mio, in un caldo covile.
lo so, perché io c’ero.
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