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Pubblicata il 11/09/2018
A un certo quid di caffè
e tabacco a iosa,
parole accartocciate
nei fogli
o sfuggite sulla losa
lui esce di fretta come
da una strettoia di implicazioni,
con lo staffile nella mano.
e un bacio cade
dalla tasca dietro dei calzoni.
lei si stringe a nessuno.
sbadiglia, coi piedi nudi sulla pioda.
le sfugge un sorriso
quando si accorge di quelle parole
raminghe beccate da un batticoda.
poi rientra…sul mio verone: lascia
cadere la veste sui calzari e mi chiede
amore non solo con gli occhi.
apro gli occhi, e mi resta
quella cutrettola che continua a beccare
i miei scarabocchi.
e una vanessa dalle ali
festonate
sui miei calzari.
mi accontenterò della sua livrea vivace.
e di quei pochi istanti in cui le nostre
divengono figure complanari.
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