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Utente eliminato
Pubblicata il 11/09/2018
Urlan l'avide lanterne frastornate
e al tempo d'un primitivo mar il desquamato derma
di coralli vergini, ingioiellato si lucida
e sponsal risorge, dalla frusciante voce d'idra.
scoiattolo inafferrabil è cotal porto
che da sguardi marinai impaurito ritraesi
di paranze e galee la salsedinosa scia
transita e poi tra cirri irriverente s'asconde.
te sola invoco e bramo
istrionica musa ch'il perdon non ceselli;
non violi 'l rantolante verseggiar
d'ogne viaggio il templar fulgore
che l'umano peregrinare sempre più rapido veleggia
del verso ch'a colorarlo s'arrischia e si prostra.
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I tuoi versi mi incantano anche quando c'è qualcosa che non capisco.

il 11/09/2018 alle 22:06