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Utente eliminato
Pubblicata il 06/09/2018
nei triangoli sugli occhi
hai sigilli di fango, percosse
anime tirate con ago e filo
un giorno che non ricordo.

il tuo corpo si agita sotto le foglie.
incarna parole e delirii,
pareti che si spostano all'improvviso
ruvide di gesso ferito
appena sotto la fronte.

i capelli diventano radici
a cui le lacrime si aggrappano.
crespi di cenere per fingersi luce
tremano di incontenibile fragilità.

mentre il mondo continua a girare
irrigidito dalla costanza delle maree
le dita si sfiorano appena
come gusci accartocciati
che mimano addii.
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che dire...sarà perché gli voglio bene ma l'ho trovata a tratti commovente

il 06/09/2018 alle 12:00

riletta, di una tristezza lacerante, meravigliosa

il 11/02/2021 alle 10:08