Estasi sol fu
di ramoscello incanutito e vergine
a narrar dell'imperlato tuo volto
l'aromatica, vivida effervescente essenza.
a me qual pervinca
dal canto striato del sol coccolata
gravida e scalpitante giugnesti
daga luminescente e anco saettante
d'una scienza a tradir mai avvezza.
ma infedele ti smarristi
tra ragnatele di suon di cornamuse
e teco assassin si dileguò
del mio ricercarmi l'ansimare;
e or, qual felino dalla fame incollerito
tra i pungenti vicoli del viver mio
m'umilio e annego.