hai dato un suono poetico con merito allo strumento e a chi lo ha usato nel suonarlo.piaciuto
e' magnifica! mi ricorda nu pianoforte e notte: di Salvatore di Giacomo! molto suggestiva! bravo un saluto
Non essere modesto mi associo a Fiordipsiche, i tuoi versi sono dolci ed intensi allo stesso tempo, proprio come il suono di un eccellente violino. Proprio il mese scorso son andata ad un concerto di Uto Ughi nella suggestiva atmosfera del parco della reggia di Caserta, lui quella sera suonava un Gualtieri.Ti rinnovo i complimenti..ciao.