tic tic tic Sente i suoi denti
che battono nello scuro,
rannicchiato in compagnia
del gelo del muro.
per la prima volta da giorni
non sente freddo, e prova piacere
con i piedi nella pozzanghera
che non gli è riuscito di trattenere.
tic tic… scc Fuori tra gli alberi
carichi di frutta ancora acerba
di nuovo quei passi pesanti…
e’ un soldato della guardia serba.
sembrano fermarsi... si allontanano
lasciando odore di polvere e terra.
e’ un bambino
della guerra.