Vivere e illudersi
di amare, di essere liberi,
di avere qualcosa,
di avere ogni cosa,
di avere ieri e domani.
vivere e commiserare
il prossimo vicino e lontano,
antenato e postero,
perché di ciò si può godere,
dell’emarginato e reietto antropico.
vivere e sedurre
per esecrare e santificare
il proprio ego in tutte le sue forme.
in ogni decorosa cortesia
vi è l’opportunità, la convenienza,
la realizzazione di un desiderio
che placa gli affanni
della lotta per la vita.
vivere e andarsene
affamati di verità
che costringono al dubbio e
alla difficoltà ad ammettere e
accettare la realtà.
non si sfugge
alla insopportabile volontà.
solo l’abbandono, la rinuncia e
l’assenza appagheranno
noi maledetti.
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